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Dalla roccia al vino: i Wachau sul Bel Danubio Blu

Degustazione Vini: il Riesling Smaragd e il Grüner Veltliner Smaragd della cantina Weingut Prager

Dalla roccia al vino: i Wachau sul Bel Danubio Blu

di Giovanni Starace - Sommelier Gran Hotel Angiolieri

Quando pensiamo all’Austria, ci vengono in mente subito i fiabeschi villaggi di montagna, oppure Vienna, Salisburgo, tra le più belle città al mondo. In pochi pensano al vino. Ebbene si, in Austria si producono degli ottimi vini e anche a Vienna, l’unica città al mondo ad avere all’interno del suo comprensorio circa 700 ettari di vigneti, con una antica tradizione vitivinicola. Si producono maggiormente vini bianchi, ed il vino più conosciuto è il Gemischter Satz, praticamente un blend dei vitigni presenti. Tra questi bellissimi vigneti troviamo dei classici locali, chiamati Heuriger, dove si consumano direttamente i vini accompagnati da abbondanti spuntini. La cultura degli Heuriger è patrimonio dell’Unesco dal 2019, così come la Wachau dal 2000. In Austria hanno ritrovato tracce di viticoltura risalenti al 10° secolo AC., e poi i soliti Romani ci misero le loro mani migliorando le prodizioni. Le regioni vinicole più importanti sono: La Bassa Austria, Burgenland, Stiria, Vienna e la Weinregion Bergland con le relative sottozone.

Bene, io vi farò un focus su uno dei territori del vino più belli del mondo, dove si realizzano i vini più interessanti e cioè, la Wachau. In questa valle del Danubio, tra Melk e Krems, su ripide terrazze, si producono grandissimi vini, e specialmente quelli dei famosi Ried,(cru), hanno un grandissimo potenziale di invecchiamento. I vitigni che troviamo qui sono il Riesling e il Grüner Veltliner, un incrocio naturale tra il Traminer e il ST. Georgen. Gli ettari vitati sono circa 1,300. Visitando questa zona, questo elegante giardino pensile, tra vigneti terrazzati e le rive del Danubio, tornano in mente le note del Bel Danubio blu di Johann Strauss.

Dalla roccia al vino: i Wachau sul Bel Danubio Blu

Le parcelle migliori si estendono sulla riva sinistra del Danubio, su terrazze a secco che arrivano anche a 450 m s.l.m. Il sottosuolo ricco di granito è ideale per la coltivazione del Riesling, mentre il Grüner Veltliner esprime tutte le sue potenzialità sui terreni formati da loess. Il clima molto particolare della Wachau è una variabile di fondamentale importanza nella crescita della vite. Le propaggini del clima pannonico, proveniente dalla steppa ungherese, giungono da est nella Wachau con venti caldi che si mescolano alle correnti moderate del clima atlantico provenienti da ovest. I freddi venti di caduta del nord, che giungono dal Waldviertel, causano forti escursioni termiche giorno-notte, soprattutto nei mesi che precedono la vendemmia. Ogni parcella poi è caratterizzata da un proprio microclima, influenzato dall’esposizione, dall’altitudine, dall’inclinazione, dal sottosuolo, nonché dalla presenza dei muri a secco che assorbono il calore del sole. Il Danubio, invece, bilancia le estreme differenze climatiche tra le estati calde e secche e gli inverni rigidi. Questo complesso insieme di fattori climatici influenza la formazione del bouquet e permette lo sviluppo di un’intensa aromaticità nelle uve, sia nei vigneti più freschi di Spitz, sia in quelli più caldi di Loiben. Ciò è riconoscibile nei freschi aromi di frutta, spesso con note esotiche, che sviluppano tutti i vini, dagli Steinfeder ai Federspiel, fino ai più complessi Smaragd. Gli Smaragd sono i vini più importanti che si producono nella Wachau. Gli Steinfeder e Federspiel. Sono vini più leggeri e meno strutturati. Queste tre denominazioni sono state definite dall’ associazione di viticoltori “Vinea Wachau Nobilis Districtus”, associazione che riunisce circa 200 produttori, nata nel 1983.

E proprio sulla riva sinistra del Danubio si trova la cantina di cui parlerò oggi: Weingut Prager a Weissenkirchen.

Dalla roccia al vino il motto di Ilse e Toni Bodenstein. Prima di tutto, grande rispetto per l’ambiente. Il loro scopo è di produrre vini unici, che riportino alla zona di produzione e ai diversi vigneti. Possiedono circa 16 ettari di vigneti, impiantati al 60% di Riesling e al 40% di Grüner Veltliner. Le origini della cantina risalgono al 1302.

Vi parlerò di un Riesling Smaragd e di un Grüner Veltliner Smaragd di questa azienda, che la rappresentano al meglio nello scenario vinicolo mondiale.

Dalla roccia al vino: i Wachau sul Bel Danubio Blu

Riesling Smaragd Wachstum Bodenstein 2013. Grande annata, dove si sono prodotti dei Grüner Veltliner esplosivi e Riesling di razza e potenti. Il vigneto si trova all’interno del Ried Achleiten, con diversi cloni dello stesso vitigno, mai modificati nella genetica, dal carattere unico e massima espressione del vitigno.

Si presenta con un brillante giallo paglierino, al naso frutta esotica, come papaya e ananas, troviamo anche delle note di miele e buccia d’arance. In bocca è succoso, strutturato, ottima freschezza, buona persistenza con un bel finale minerale e leggermente salato che invita a bere di nuovo. Ottimo ora, ma ha ancora tanto potenziale di invecchiamento. Da provare con il vitello tonnato.

Dalla roccia al vino: i Wachau sul Bel Danubio Blu

Grüner Veltliner Smaragd Ried Zwerithaler Kammergut 2018. Parcella con viti a piede franco, che produce vini bianchi unici, non paragonabili ad altri nel mondo. Giallo scarico, speziato ed erbaceo, una leggera nota di pera matura, tabacco, bucce di agrumi e note minerali. In bocca entra con eleganza, il timbro fruttato viene ben sostenuto dalla sua acidità. Persistente, speziato, pieno e ricco, con leggera nota dolce sul finale. Grande potenziale di invecchiamento. Vino da bere da solo, se proprio vogliamo abbinarlo, consiglio un bel bollito misto.

I giovani Grüner Veltliner, accompagnano molto bene la classica Wienerschnitzel e piatti con verdure come gli asparagi.

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