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Bollicine per Natale e Fine Anno - brindisi alla vita

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Bollicine per Natale e Fine Anno - brindisi alla vita

Grazie alla vita che mi ha dato tanto, sì, sono le parole della bellissima canzone di Gabriella Ferri, mi sono tornate in mente durante una bellissima e imprevista notte romana. Sono cresciuta con le canzoni della Ferri, mia madre è romana e cercava di alleviare la sua malinconia ascoltando questa interprete straordinaria, essendo venuta ad abitare a Napoli. Brindo quindi alla vita in quest’anno per me molto positivo, nonostante non me lo aspettassi. In altri tempi per scaramanzia non avrei mai fatto un’affermazione di questo tipo.

E su, stappiamo una bella carrellata di bollicine,

alcune scoperte nei vari viaggi enoici, qua e là, affidandomi ai sommelier, o appassionati del mondo del vino, proprio per avere la possibilità di conoscere nuove realtà e etichette.

Parto da sud, mi viene naturale, e la naturalezza è un modo di sentire e raccontare che apprezzo particolarmente.

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Precisamente dalla Daunia, la Capitanata, terra antichissima e fiera. Siamo in Puglia, e conosciamo questa zona soprattutto per la coltura del grano e dell’olivo. Eppure qui Masseria nel Sole, di Valeria Pitta, produce un eccellente Metodo Classico da uve falanghina e bombino. Me lo ha fatto conoscere il sommelier del Red a Lecce, il ristorante fine dining del bellissimo BN Hotel, eccellente professionista. Azienda giovane, eppure sembra abbia fatto sempre questo nella vita, tanto è buona e di carattere la bollicina – affilata, ha struttura, lunghezza, bei profumi agrumati e di erbe aromatiche.

Bollicine per Natale e Fine Anno - brindisi alla vita

Arrivo praticamente a casa, in Campania, dove Villa Matilde racconta meravigliosamente una terra del vino antichissima, il Falerno. Mata è il suo Metodo Classico da uve falanghina, punta a un vino di spessore in pieno accordo con l’eleganza e la finezza del perlage. Può accompagnare piatti ricchi, come crostacei dal sapore intenso.

Bollicine per Natale e Fine Anno - brindisi alla vita

Amo il Greco di Tufo, territorio divino che continuo ad indagare per saperne sempre di più. Sa osare, sa stare bene con i tempi lunghi e lunghissimi, mai banale, sempre un passo avanti a tanti altri. Per fortuna anche nel campo delle bolle c’è un’etichetta valida, è il metodo classico di Cantine Di Marzo, Anni Venti Extra Brut millesimato, citrino e minerale, affilatissimo, una bolla da stappare in apertura nelle tavole di questo periodo di feste golose.

Mi piace sempre accompagnare i calamari ripieni, che adoro, con Signature, il primo Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene metodo classico, etichetta delle Vigne di Alice, un fuori classe che conferma la continua ricerca e il grandissimo lavoro che l’azienda fa per valorizzare al massimo questo territorio di produzione. E ci riesce magnificamente, specie in questa etichetta che nel design vuole rappresentare il broccato veneziano. Servito a bottiglia coperta, nessuno scienziato del mondo del vino indovinerebbe il suo essere prosecco superiore, perché troppo abituato a snobbare questo territorio. Grande bolla!

Bollicine per Natale e Fine Anno - brindisi alla vita

Le bollicine e le feste sono gioia, ecco Champagne Joyeuse brut Pinot – Chevauchet, inno all’egria. Furbata indovinatissima nella scelta del nome e dell’immagine in etichetta della signora agé, che sembra divertirsi un mondo. Il village è Moussy, nella Coteaux Sud di Eparnay, nel cuore della Marne. (80% meunier, 20% chardonnay), almeno cinque anni di affinamento. Lo sorseggio in pieno godimento sui Gradoni di Chiaia, nei Quartieri Spagnoli a Napoli, da Puteca, e mi porta sempre bene. Cremoso, salino, da lasciare a lungo nel bicchiere perché venga fuori tutto il suo ricco patrimonio di profumi sottilissimi, dallo zenzero candito, alla mela cotogna, poi grafite, mirtillo, sottilissima la salvia. È solo l’etichetta di entrata, eppure una gioia da sorseggiare concedendosi ripetuti assaggi.

Il primo Krug non si scorda mai, lo dice in aperturta Alberto Lupetti introducendo la sua masterclass dedicata alla presentazione del suo libro “Krug la mia passione”. Evento al quale ho partecipare con molta curiosità, organizzato in collaborazione con AIS Napoli. E in effetti molti in platea ricordavano il loro primo Krug.

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Krug Grande Cuvée 168éme édition, servito in magnum, da solo una indimenticabile esperienza. Complesso e profondo, notevole nella finezza. Contiene ben 198 individualità di 11 annate, dal 1996 al 2012 (riserve pari al 42%). Sette anni sui lieviti, più altri due dopo la sboccatura (dèg. IV trimestre 2020). La Krug Grande Cuvée che conclude il ciclo evolutivo della maison, figlia di un’annata difficile e di resa bassa, ma eccellente nella qualità che si avverte tutta nel bicchiere. 52% pinot noir i mattoncini della struttura, 35% chardonnay la veste elegante, 13% meunier la generosità. Avvolge e diverte già al naso, ampio e da attendere con grandi aspettative, minerale da subito, delicato nei profumi accennati, ora floreale, poi agrumato di cedro, anice stellato e pepe bianco. Infinito l’assaggio che mostra grinta senza perdere mai il controllo dell’incedere sinuoso.

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Franciacorta Nefertiti Dizeta 2014 di Giuseppe Vezzoli. Azienda leader con un secolo di esperienza alle spalle ad Erbusco. Azienda Cu - Free, ovvero che ha scelto di bandire l’utilizzo del rame in agricoltura. Chardonnay in purezza per questo notevole Franciacorta, fermentazione interamente in barrique, dove il vino sosta per 46 mesi. Di grande eleganza e molto espressivo con profumi delicati che spaziano dai fiori di arancio, allo zenzero, cedro, miele, frutto di albicocca, poi ancora citronella. L’assaggio risulta profondo e largo, con andamento elegante, freschezza che accompagna senza svettare e salino in chiusura.

Bollicine per Natale e Fine Anno - brindisi alla vita

Il mitico Champagne Polisy Reserve Demi-Sec di André Bufort ci permette di chiudere in bellezza, senza rinunciare alle dolcezze e alle nobilissime bollicine in abbinamento. Burro e menta, miele e bergamotto, delicatissimo e infinito nel gioco gudurioso di dolcezza e freschezza all’assaggio che chiederà con prepotenza di finire la bottiglia.

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