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Lamela Cocktail Club – rinasce lo storico locale di Chiaia

Riapre La Mela - storica discoteca di Chiaia, ora cocktail bar con ristorante

Lamela Cocktail Club – rinasce lo storico locale di Chiaia

La Mela

Via dei Mille, 40 - 80121 Napoli
Aperto tutte le sere tranne la domenica
Tel: 345 395 7849

Si rinnova la proposta dell’iconico lounge bar nel prestigioso quartiere di Napoli, con la cucina dello chef Eduardo Estatico e la direzione dell’owner Francesco Cappuccio.

IL CONCEPT

Riapre le porte al pubblico uno dei locali simbolo della vita notturna napoletana, con una formula all’insegna del sincretismo cultural-gastronomico, e dell’intrattenimento di qualità.

Lamela Cocktail Club – rinasce lo storico locale di Chiaia
La mela - ingresso

Quella che era un rinomato disco-club del centro, sin dal 1967 – con una formula collaudata, quella dell’apertura a tarda sera dal venerdì alla domenica, che appare obsoleta e limitativa – risorge all’attualità a nuovi fasti, per opera di una cordata di imprenditori locali, Alessandro Esposito, Romualdo Loiacono e Luciano Monte, unitamente all’ineffabile Francesco Cappuccio, già nell’asset proprietario dell’Archivio Storico e dell’Antiquario.

Lamela Cocktail Club – rinasce lo storico locale di Chiaia
con Francesco Cappuccio

Bartenders e selezionatori della liquoristica internazionale da tutto il mondo, in luogo dei dj alla consolle, come imponeva consuetudine d’antan, apertura flessibile estesa all'intera settimana: LaMela si fregia inoltre di un’importante opera di interior design, tale da fare sembrare i tre ambienti di cui si compone – incluso un elegante sala privè per eventi – un incrocio fra un’installazione artistica di Yakoi Kusama, fra pop e surrealismo, ed un lounge bar a la page del Greenwich Village, come dire, Lamela di Napoli sineddoche della Grande Mela Newyorchese.

Lamela Cocktail Club – rinasce lo storico locale di Chiaia
La mela - sala degustazione, dettaglio
Lamela Cocktail Club – rinasce lo storico locale di Chiaia
La mela - sala degustazione

Una volta soffitto splendidamente decorata, una iridescente bottigliera che domina la sala d’ingresso – regno del bar manager Vincenzo Iencheralli, nostra vecchia conoscenza già in forza all’Antiquario, autore della cocktail list – eleganti divani in tessuto e raso, campiture scure delle pareti che fanno da contraltare all’esuberanza optical delle finiture e suppellettili.

Una carta, pertanto, che presenta, accanto ai signature cocktail, anche i classici della miscelazione come Negroni, Americano, gin-tonic con un’ampia selezione di oltre quaranta referenze, amari ed i grandi classici della liquoristica, terminando con i mocktails, ovvero i preparati analcolici, molto in voga.

Lamela Cocktail Club – rinasce lo storico locale di Chiaia

Internazionalismo come cifra stilistica, dunque, per estendere la propria idea di accoglienza non solo ai turisti, ma anche alla popolazione autoctona, lontana dalla frenesia e dal caos della quotidianità, eppure totalmente calata nel mood di una delle zone più esclusive del capoluogo partenopeo.

LA CUCINA DELLO CHEF EDUARDO ESTATICO

Lamela Cocktail Club – rinasce lo storico locale di Chiaia
con Eduardo Estatico

Ulteriore fiore all’occhiello della nuova gestione, la presenza, come chef executive, di Eduardo Estatico, trascorsi illustri al J.K. Place di Capri, al Britannique ed al Capo La Gala, per un vero filologo ed esegeta della cucina storica napoletana, attualmente anche direttore didattico del corso di alta cucina alla Toffini Academy.

La cucina intesa proustianamente come viaggio ed eterno ritorno alle origini, per il tramite di strade da percorrere sempre diverse, composite ma mai tortuose.

Fautore di una ricerca “per sottrazione” la sua tecnica lo ha condotto oggi ad una cucina di forte radicamento territoriale, capace di dialogare con il passato, ma anche con i nuovi corsi della modernità, mediante un approccio temperato alla creatività e palesi influenze "fusion".

Lamela Cocktail Club – rinasce lo storico locale di Chiaia
Tartare di salmone

Si passa da appetizer ed amous-bouche come il “panino al vapore con polpetta fritta, cremoso di mozzarella, friarelli e maionese al wasabi” e il “tacos naples con peperone del piquillo ripieno, provola di Agerola e chorizo Joselito”, sino ad arrivare, ad integrazione del menu easy che abbiamo degustato, al “pork belly bbq con pancia di maiale laccata al miso e cereali alla brace”.

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Filetto alla Rossini

Ed è la volta di uno dei signature dish dello chef Estatico, il delizioso “filetto alla Rossini”, ovverosia dei tournedos – medaglioni di manzo – guarniti con salsa al Madeira invecchiato vent’anni, foie gras e tartufo neri, classico della gastronomia francese reinterpretato in maniera personale, senza infingimenti ma con grande rigore, sempre presenti in carta.

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Nell’altro menù degustazione, dedicato ai pairing con gli champagne rsrv della Maison Mumm, presenti in carta, per l’evento dedicato abbiamo assaggiato la “tartare di salmone Loch Fyne con salsa smetana, aneto in dolce forte e couscous di cavolfiori”, la “spigola con quinoa soffiata, rapa rossa, rose e melograno”, la “ceviche di cernia bianca con zucca lunga napoletana e noce del Brasile”, concludendo con il “semifreddo al cocco, sorbetto al mango e passion fruit”.

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Ceviche di cernia

Novità, nel corso della serata, la presentazione dell’amaro locale 207, rigorosamente made in Italy, dal sapore fresco e leggero con essenze del Mediterraneo, tra cui spiccano le Scorze di arancia di Calabria, ma anche la menta di Pancalieri e lo zafferano dell’Aquila, adatto anche come valore aggiunto per raffinati cocktail, magari da sorseggiare in pre-dinner.

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