Pasqua, capitolo finale: le colombe (super)farcite
Colombe di Pasqua farcite, a volte fin troppo
How boring ! – Pasqua, capitolo finale: le colombe (super)farcite.
Bentornati tra queste pagine. Innanzitutto: Buona Pasqua anche se, detto da me, potrebbe sembrare un tantino… fuoriluogo. Ma dopotutto non vengo come una palomma a risolvere i vostri problemi, anzi, a sollevarne.
Parliamo oggi – e vi prometto: è l’ultima volta… o forse no – delle colombe.
Sul gruppo foodclubbers, abbiamo parlato così tanto di colombe, pennuti, palomme, oche dolci che non ne possiamo più. Pure colpa mia: vi ho proposto una selezione di 20 colombe imperdibili, tra nomi famosi e meno noti e… non vi siete tirati indietro.
Siamo finalmente pronti per il Final Chapter: colombe superfarcite. Avete presente quei blocchi opulenti, tagliati e stramazzati di qualunque crema? Ecco, quelli là. Quelli dal peso di un chilo e seicento grammi (se il produttore è onesto) dove i seicento grammi sono di creme. Se il produttore è disonesto, vi fa una colomba da 750 grammi abbinandoci un barattolino vicino, oppure come va di moda ora, la sac à poche, per sentirvi un po’ piccoli pasticcieri anche voi.
A proposito di onestà: l’idea (indirettamente) l’ha fornita il profilo Instagram Pasticceria Cinica, che vi invito a seguire : è una sorta di Inclemente solo sulla pasticceria, nulla si sa sulla sua persona (direbbe Lucio Battisti, le anime non hanno sesso né sono mie) tranne che è acida. Come piace a me. Come piace a Foodclub.
Ho chiesto quindi a Pasticceria Cinica di poter riportare integralmente il post e mi ha dato il permesso.
“Il piano A non sempre funziona, ecco perché in molti hanno un piano B.
Quando il piano A consiste nel fare una colomba buona, il piano B consiste nel fare una colomba farcita.
Perché se non ti riesce di fare una colomba buona da sola, soffice e profumata, puoi sempre farne una mediocre, o addirittura cattiva, e poi piazzarci dentro un diversivo, un qualcosa che distolga l’attenzione dalla colomba. Tipo un pastone di grassi idrogenati, zucchero e aromi. E allora ecco spiegato il tripudio di colombe farcite con 800 g di spalmabili varie e ricoperte da una calotta di cioccolato. Tanto al consumatore medio il piano B va più che bene.”
Mi sembra tutto abbastanza chiaro e non servono super conoscenze in campo di cucina per capire che quando qualcosa non ti viene bene, è sempre meglio metterci qualcosa su: zucchero a velo quando la torta viene male (il gruppo Facebook cucinaremale, do you know?) ma anche troppo semolino nella sfogliatella napoletana per nascondere manifatture orribili ed ingredienti di pessima qualità. Zucchero nelle torte come se piovesse. Quanti esempi possiamo citare, anche nella nostra semi-defunta pasticceria napoletana, della quale abbiamo parlato non più di qualche settimana fa?
Esistono lievitisti che riescono a proporvi un lievitato nudo, senza alcuna aggiunta e farvi godere come poche altre cose al mondo. Parliamo di Maestri del lievitato (e poco importa che siano conosciuti o meno! Se non sono conosciuti, ci pensiamo noi a farli diventare mainstream e desiderati da tutti!). L’impasto profumato, setoso, che fa il filo, con la presenza di canditi di qualità: tralasciando i gusti personali, ma se un pasticciere è capace di tirar fuori una roba del genere… di che crema aliena abbiamo bisogno?
E infatti, quando i suddetti farciscono un prodotto, lo fanno sempre in maniera giusta, senza eccedenza, per non sovrastare il protagonista, cioè la pasta lievitata vera e propria. Peccato che questo non venga capito.
Ma si sa, anche la colomba (super) farcita è un business. Siamo molto fan del comfort food, su questo non c’è alcun dubbio; ma bisognerebbe saper discernere queste tentazioni (giustissime) dagli orrori di pasticceria, che ci vengono propinate (e fatte pagare profumatamente) per prodotti di finissima arte .
Ciò non toglie che esistano delle farciture, fornite a parte, che siano davvero niente male: spesso vengono fornite a parte perché “delicate” e quindi potrebbero compromettere la shelf life del prodotto. Ma sono casi rari: Est modus in rebus, diceva nelle Satire Orazio. Il troppo stroppia ma, qualora voi decideste di affondare stomaco e colecisti in un sol colpo, almeno siatene consapevoli.
Enjoy your pennuto che ormai nun vola chiù.
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