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Le certezze da cui ripartire e le sorprese del 2021: il meglio secondo gli autori di foodclub

Il meglio e il peggio del nostro 2021 gastronomico

Le certezze da cui ripartire e le sorprese del 2021: il meglio secondo gli autori di foodclub

Anche questo 2021 è finito.

Finalmente!

Un anno iniziato con grandi dolori e ancora foriero di sacrifici, degno proseguo di un 2020 che difficilmente dimenticheremo. Ma il 2021 è stato anche l'anno del lento ritorno alla normalità, anche se non ancora raggiunto al 100%. Quindi dopo una pausa, decisamente troppo lunga, lasciata agli chef per sperimentare e provare nuovi abbinamenti finalmente nel 2021 la gastronomia ha potuto proporre quanto solo teorizzato nel 2020.

Ecco quindi quelle che sono state le nostre esperienze.

Locali che sono riusciti a rapirci grazie alle attenzioni di una sala magistralmente orchestrata e a coccolarci grazie alle invenzioni della cucina ma anche quelli che ci hanno piacevolmente stupiti e, per finire, la cena che invece ricordiamo per ragioni molto diverse.

Luca Nicoli

Esperienza da portare nel 2022:

PASHA - Conversano (BA)

Chef Antonio Zaccardi, Pastry chef Angelica Giannuzzi

Una cucina ricca di sapori e tecnica,  legata a doppio filo a un servizio eccelso in perfetto equilibrio fra professionalità e accoglienza. Eccellente il signature dish dello Chef: mandorle caffe e ricci dalle molteplici consistenze e temperature e unico nel suo genere il pre dessert con pannacotta ai gamberi rossi della pastry chef Giannuzzi.

Una stella che ormai brilla per due.

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Esperienza da lasciare nel 2021:

Impronte (BG)

Purtroppo la cucina di Cristian Fagone non riesce a convincere del tutto a causa di qualche errore nella degustazione e alcune imprecisioni tecniche, troppe soprattutto visto il prezzo richiesto.

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Sorpresa dell'anno:

MATERIA, Cernobbio (CO)

Chef Davide Caranchini

Il menu di cacciagione di Davide Caranchini è un crescendo di sapori e intensità. Abbinamenti intriganti, originali e quasi irriverenti che non si adagiano sui sapori forti della selvaggina ma la esaltano, spingendo la cena ad un livello superiore.

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Fiorello Bianchi

Esperienza da portare nel 2022:

MATERIA, Cernobbio (CO)

Chef Davide Caranchini

Il suo ultimo menù degustazione Revolution Revival è decisamente un trip dal quale non si vorrebbe uscire.

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Sorpresa dell'anno:

CUCINE NERVI, Gattinara (VC)

Chef Alberto Quadrio

Bravissimo e location davvero notevole, peccato che si sia interrotto il rapporto fra lo chef e il ristorante.

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Luca Scognamiglio

Esperienza da portare nel 2022:

Osteria Francescana, Modena

Chef Massimo Bottura

Andare finalmente all’Osteria dopo averla “sognata” per anni merita comunque di essere la migliore esperienza dell’anno. Il menu forse non è così sorprendente ma comunque era tecnicamente impressionante.

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Esperienza da lasciare nel 2021:

SUD Ristorante, Quarto (NA)

Menù noioso e non privo di errori tecnici, come anche il servizio. Il tutto in una location che non colpisce.

Sorpresa dell'anno:

RADICE, Perugia

Chef Federico Gramignani

Divertentissimo e con un format vincente. Sedersi al bancone di Radice instaura subito una fortissima connessione tra il cliente, lo chef, la cocktail manager e la cucina tutta - locale unico con la sala - che ti avvolge ed involve nel rollercoaster pensato dallo chef per esplorare a pieno la sua idea di cucina.

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Marina Alaimo

Un bellissimo 2021 per quanto mi riguarda, pulsante sulla spinta della voglia di riprendere ritmi di vita regolari, anzi, più intensi e più veloci per recuperare il tempo sospeso.

Esperienza da portare nel 2022:

Ristorante Marotta, Squille

Chef Domenico Marotta

Ritengo sia uno chef che innanzitutto abbia stile. E che stile! Sa divertire a tavola con le sue tante portate di apertura, dove la materia prima viene dalla sua terra, l’alto casertano, Castel Campagnano nello specifico, in forma vegetale e sorprendente, assaggio dopo assaggio.

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Sorpresa dell'anno:

Saporì - Pizza e Qualcos'altro, Seiano (NA)

Locale bellissimo e molto curato e dotato di una terrazza maiolicata e panoramica davvero meravigliosa. Sorpresa nella sorpresa è stata la pizza, buonissima con un impasto da 10 e lode. Da provare tutta la serie di pizza Margherita.

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Rifugio Utia de Bioch, Bolzano

Cucina curatissima, anche con piatti d’autore, e tutto straordinariamente buono. La bellezza del luogo poi, fa sognare a lungo.

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VINI

Vorrei citare due vini visto che scrivo per la rubrica Wine Club.

Grande sorpresa il Vigna Caracci Falerno del Massico 2016 di Villa Matilde Avallone, per l’eleganza e la profondità che la famiglia Avallone ha saputo donare alla falanghina e al territorio del Massico.

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Esperienza esaltante poi il Sopraquota 900 2019 di Rosset, giovane cantina in Valle d’Aosta. Straordinariamente elegante e raffinato in ogni sua espressione. 

Dionisio Margherita

Esperienza da portare nel 2022:

Kresios, Telese (BN)

Chef Giuseppe Iannotti

Il menu MrBrown è qualcosa di unico, di mai visto altrove. Preparazioni geniali, una conoscenza assoluta della materia prima, una varietà di prodotti, di sapori e di tecniche mai viste in un unico pasto. E come se non bastasse, una tipologia di piatto e di posata completamente diversa per ogni portata. Geniale!

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Esperienza da lasciare nel 2021:

Ristorante Aragonese, Ischia (NA)

Un menu molto ben fatto e scritto ma che non ha suscitato alcuna emozione in ciascuna delle portate, dall’antipasto al dolce. Una materia prima davvero fantastica e lo si è visto con le portate crude, SOLO QUELLE.

Sorpresa dell'anno: e vi sorprendo annunciandone due

Contaminazioni, Somma Vesuviana (NA)

Chef Giuseppe Molaro

Il menu di Omakase di Molaro mi ha sorpreso in ciascuna delle 16 portate. Una fusione... pardon, una contaminazione naturale tra due idee opposte: mediterranea e nipponica. Piatti di base nostrani rivisitati con prodotti giapponesi e viceversa, pietanze giapponesi con un'idea partenopea. Un'esplosione di sapori e di emozioni al palato che hanno reso l’esperienza indimenticabile.

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Pizzeria Da Lioniello , Succivo (CE)

Di solito le classifiche ingannano e siamo portati a prendere in considerazione sempre la top 10 trascurando tantissimi operatori che fanno grandi cose. Lioniello mi ha sorpreso per il locale, il più bello in ambito pizza, una carta dei vini e delle birre da fare invidia a molti stellati, un servizio efficiente e una pizza che ho definito indimenticabile. Grandissima esperienza.

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Antonio Labriola

Esperienza da portare nel 2022:

L’Imbuto, Lucca

Chef Cristiano Tomei

Cosa rende speciale un ristorante rispetto ad un altro? Credo che la valutazione di un ristorante, guide comprese, abbia comunque un’influenza emotiva e soggettiva.

È una cucina di concetto e sostanza, ma anche una cucina di gioco e sorpresa. Tra i piatti che valgono il viaggio sicuramente il sandwich di tonno, una combinazione di sapori e consistenze. Ma tutto il menù è una sinfonia di gusto perfettamente eseguita. Il tutto è incorniciato da una location fantastica e da un servizio di sala impeccabile ed in grado di saper giocare e raccontare con eleganza il tutto.

Una menzione particolare va a Marta Passaseo che con il suo racconto dei vini rende il tutto ancora più entusiasmante.

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Esperienza da lasciare nel 2021:

Gaudenzio, Torino

La sera in cui ci sono andato però ci sono state un paio di mancanze che hanno reso la serata non memorabile come l’aver terminato i dessert a scelta tra i 3 proposti nel menù degustazione e l’aver gestito un po' male un commensale che aveva delle intolleranze proprio sul dolce. Credo che potrebbe essere stata una giornata con qualche errore che si poteva evitare. Molto interessanti alcuni vini proposti e la “carta dei formaggi” veramente particolare con delle chicche, molte dire, davvero ottime.

Sorpresa dell'anno: Santo Palato, Roma

Chef Sarah Cicolini

Una trattoria, anche se definirla tale è un po' riduttivo, che sa il fatto suo con una carta dei vini degna dei migliori ristoranti gourmet e con una cucina di quinto quarto e tradizione romana che fa gioire le papille gustative. Il piatto che vale il viaggio è la polpetta di coda alla vaccinara, seguita dal prosciutto di cuore e ne avrei altri ancora. Ottimo anche il servizio. Cosa dire? Servirebbero più trattorie così!

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Marco Cefalo

Esperienza da portare nel 2022:

I Masanielli - Francesco Martucci, Caserta

Chef Francesco Martucci

Per me il boccone più buono del 2021 è stata la sua futuro di marinara, gusti intensi, studiati e precisi accompagnano la bontà del suo impasto. 

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Esperienza da lasciare nel 2021:

Taverna de li Caldora, Pacentro (AQ)

Molto deluso da questo locale abruzzese. Credevo di mangiare un po’ della cucina locale ed invece porzioni molto piccole, sapori che non rispecchiavano il territorio. Forse da una locanda mi aspettavo molto più gusto e sostanza.

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Sorpresa dell'anno:

3 VOGLIE , Battipaglia (SA)

Chef Valentino Tafuri

Teglia, padellino e tonda tutto rinchiuso a Battipaglia. Valentino è un artista degli impasti, nei prossimi anni sentiremo parlare tanto di lui, ottimo anche il panettone che dire super consigliato!

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Andrea Bignardi

Tante sono state le "soddisfazioni" nelle mie esplorazioni gastronomiche, a tal punto che è stato davvero complesso scegliere quale possa essere stata l'esperienza che mi abbia maggiormente colpito ma dovendo scegliere opterei per

Esperienza da portare nel 2022:

Oltremare, Maiori (SA)

Chef Alfonso Crisci

Alto il livello su tutto il percorso degustativo proposto, dall'entrée al post-dessert sino alle etichette in abbinamento che hanno privilegiato vitigni biodinamici, legati a cru che sono un orgoglio della Costa D'Amalfi. Tutto mai scontato, a cominciare dal piatto che più mi ha colpito nel corso di quest'anno: una fenomenale - per me - chitarra tirata a mano con tartare di gambero e tartufo. Un'indimenticabile immagine di poesia, con di fronte il mare della Divina, e Ravello a sovrastare il castello neogotico di Maiori.

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Sorpresa dell'anno:

San Domenico, Pizzo Calabro (VV)

Chef Bruno Tassone

Eccellente servizio, capace di superare tutti i luoghi comuni sulla Calabria, e ottimo il tonno in crosta di pane di Cerchiara, gazpacho di peperoni e gelato all'olio evo. E, sarà che é stata un'esperienza anomala in pieno lockdown, ma mi si è stampato sul palato il gusto elegante del sashimi di cernia al fondo bruno. Emozioni che non si dimenticano. E proprio il 2020 mi ha riservato qualche cantonata gastronomica che però voglio lasciare intenzionalmente cadere nel dimenticatoio, lasciando spazio al 2022. Che, se difficilmente sarà come il 2021, certamente auspico ne possa conservare almeno un piacevole richiamo.

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Giuseppe Tornabene

Esperienza da portare nel 2022:

Uliassi, Senigallia (AN)

Chef Mauro Uliassi

Eccezionale nella sua “semplicità”, piatti intriganti e accattivanti, dai sapori veraci ma dirompenti, portate di cui colpisce l'apparente semplicità visiva che cela la sinfonia di sapori.

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Esperienza da lasciare nel 2021:

Il Clandestino, Senigallia (AN)

Piatti basici senza nessun guizzo, mi aspettavo il laboratorio “divertente” di Cedroni invece non lo ricorda per nulla!

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Sorpresa dell'anno:

Osteria Degli Assonica, Sorisole (BG)

Chef Alex e Vittorio Manzoni

Ottimo menù con tanti spunti interessanti e tante idee da sviluppare e portare avanti. Cantina divertente e prezzi corretti il tutto in una location curata e moderna, con un servizio molto accogliente e professionale. Una stella ben meritata!

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Gabriele Marasco

In un anno in cui si è girato comprensibilmente poco, c’è stato comunque lo spazio per provare qualche indirizzo d’interesse. Immancabilmente, con sorprese, delusioni e conferme.

Esperienza da portare nel 2022:

Contaminazioni Restaurant, Somma Vesuviana (NA)

chef Giuseppe Molaro

Mi ha colpito la doppia anima del locale: da un lato una sorta di irriverenza, un dichiarato proposito di divertire e divertirsi; dall’altro una certa sensibilità nella gestione degli ingredienti. Il che si traduce in piatti sempre equilibrati.

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Esperienza da lasciare nel 2021:

Il Papavero, Eboli (SA)

Un servizio scostante e disattento ha accompagnato piatti a volte incomprensibili negli accostamenti (la triglia con pecorino e frutti rossi; la pasta con succo di peperone e limone salato), altre comunque non memorabili.

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La sorpresa del 2021 è una trattoria

Trecca cucina di mercato, Roma

L’ambiente informale e apparentemente caciarone nasconde una grande competenza in cucina e nella gestione del locale. Vincente la rivalorizzazione di grandi classici a base di quinto quarto, come il padellotto di rigaglie di pollo o lo spiedino “pop” di pajata alla brace.

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Massimo Penna

Esperienza da portare nel 2022:

Villa Feltrinelli (Gargnano)

Location storica bellissima, la grande eleganza italiana in un contesto paesaggistico meraviglioso…quello del Lago di Garda. Cucina di grande tecnica e spessore, piatti bellissimi esteticamente, un uso del vegetale intelligente e frutto di una grande ricerca, meriterebbe le tre stelle!

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Esperienza da lasciare nel 2021:

Il Portale, Verbania

Sono rimasto un po' deluso da questo locale, sicuramente un ristorante che non valeva la stella per la cena da me fatta, una persa infatti nell'edizione 2022 della Michelin. Location non curatissima e decisamente datata, cucina semplice, non emozionante e nonostante tutto prezzi alti: addirittura 210€ per il menù più completo.

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Sorpresa dell’anno:

I Tre Olivi, Capaccio-Paestum

Chef Giovanni Solofra

Un ristorante completamente rivoluzionato dall’arrivo di Giovanni Solofra. Location moderna e curata con un servizio all’altezza dei bei piatti dello chef. Percorsi degustazione ricchi di fascino ed emozione con una cura del dettaglio esagerata, dai sorprendenti appetizer di benvenuto ad ogni singola portata che racconta storie e tradizioni, piatti esteticamente bellissimi e buoni. Una vera sorpresa, confermata dalle due stelle Michelin conquistate in un colpo solo.

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Carlo Nicolò

Esperienza da portare nel 2022:

Chef’s table al ristorante Del Cambio, Torino

chef Matteo Baronetto

Con il suo “gioco delle similitudini” sorprende il commensale mediante repentini cambi di textures e temperature. Un susseguirsi di piatti ragionati, millimetrici, dotati di grande tecnica mai fine a sè stessa. Una cucina che sicuramente non ha concluso il suo processo evolutivo.

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Sorpresa dell'anno:

Ristorante Marotta, Squille (CE).

Chef Domenico Marotta

Domenico Marotta è un giovane chef dalle idee chiare, proprio come la sua cucina molto tecnica, pulita e che punta dritta alla centralità del gusto. Grande capacità di dosare gli ingredienti e grande attenzione all’universo vegetale che riesce a plasmare a sua volontà rendendolo protagonista durante tutto il percorso degustativo finanche nella parte conclusiva del pasto. Ad maiora.

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Esperienza da lasciare nel 2021:

Don Alfonso 1890, Sant'Agata Sui Due Golfi (NA)

Chef Ernesto Iaccarino

Sia chiaro che si tratta di un giudizio legato alle aspettative alte di un luogo intriso di storia e fascino che, a parere personale, non sono state rispettate e concretizzate nell’esperienza vissuta. Al di fuori dei grandi classici della cucina della Famiglia Iaccarino, diversi piatti del nuovo menù hanno virato verso sapori speziati che non mi hanno convinto. Da riprovare sicuramente.

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Alfredo del Bene

Esperienza da portare nel 2022:

Borgo San Felice - il Poggio Rosso, Castelnuovo Berardenga (Siena)

Eleganza e charme nel pieno Chianti. Impressionante il risotto alla milanese con midollo e riduzione di vermouth

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Esperienza da lasciare nel 2021:

Uovodiseppia mare, Licata (AG)

Nulla da dire sulla cucina ben pensata e proposta in modo adeguato, ma da migliorare sicuramente l'accoglienza e il servizio oltre che la gestione del conto, non privo di incomprensioni che può intaccare anche una buona esperienza.

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Sorpresa dell'anno:

Casa Coloni, Paestum (SA)

Chef Luigi Coppola

Casa Coloni è uno di quei luoghi che vi mancherà già verso la fine del percorso, quando la permanenza al tavolo sembra giunta verso il termine e la nostalgia pian piano inizia a risalire. Un luogo che vorreste assaporare sempre di più e sempre più a lungo. È casa. E Luigi ed il suo team le persone che vorreste avere ogni qual volta si necessita di un caloroso abbraccio.

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Antonio Lucifero

Esperienza da portare nel 2022:

El Celler Can Roca, Girona (Spagna)

Chef Joan Roca

Direte, a buon ragione, che nominare i fratelli Roca è vincere facile e decisamente banale ma il menù celebrativo dei 30 anni del leggendario ristorante di Girona è un'esperienza che ogni gourmet praticante dovrebbe fare, un viaggio nel tempo e nella storia dei piatti che hanno rivoluzionato la gastronomia mondiale e attraverso concetti che ancora oggi risultano essere contemporanei e non ancora del tutto raggiunti. Imperdibile

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Lasarte, Barcelona (Spagna)

Chef Paolo Casagrande

Paolo Casagrande è in grandissima forma, libero di osare come mai prima d'ora ha rivoluzionato il menù del Lasarte: i piatti perfetti a cui ci hanno abituati mantengono l'estetica impeccabile di stampo classico ma acquisiscono spinta e profondità grazie a uno (o più ingredienti) sapientemente dosati che spezzano la monotonia dell'equilibrio e fanno saltare dalla sedia. Il Lasarte0 già tra i migliori ristoranti al mondo per servizio di sala con in forza il miglior pasticciere al mondo 2021 Xavi Donnay, ora ha un Paolo finalmente senza freni e questo lo rendono da non perdersi per questo 2022.

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Sorpresa dell'anno:

Wils, Amsterdam (Paesi bassi)

Chef Joris Bijdendijk

Team giovane, dinamico e frizzante, ambiente informale, piatti essenziali, senza fronzoli, con pochi ingredienti sapientemente dosati e colei che probabilmente nei prossimi 10 anni sarà la miglior pastrychef al mondo Tania Yabra. Il Wils è in fiamme, non vi nascondo che sarei molto felice se questo genere di format prendesse piede anche dalle nostre parti, il finedining che non ti aspetti, piatti che si raccontano da soli senza inutile "cornice" e con un rapporto qualità prezzo imbattibile.

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